ORARIO DEFINITIVO 2020/2021

ORARIO DEFINITIVO 2020/2021
ORARIO DEFINITIVO 2020/2021

sabato 20 ottobre 2018

DALLE ROSE NELL'INSALATA ALLE TEXTURE

"Rose nell'insalata" è un libro di Bruno munari, in cui lui gioca con gli ortaggi, tagliandoli a metà e immergendoli nel colore: è così che dall'insalata nascono le rose, dai cavoli gli alberi e dai pomodori i fiori.
Noi abbiamo seguito le istruzioni di Munari e realizzato le nostre composizioni!
Poi ci siamo divisi in gruppi ed abbiamo scelto le forme più interessanti e composto una "serie" e con questa serie definito una matrice e la regola di ripetizione per definire una texture.




 


venerdì 5 ottobre 2018

REALIZZANDO UN SEGNANOME (classi 1F, 1G)

Come realizzare un segnanome personalizzato per far imparare i nomi della classe ai professori.
Occorrente:

- foglio formato 24x33 F2 oppure F4, liscio
- foglio per realizzare schizzi dell'idea
- colla stick
- lapis HB o 2H
- gomma
- forbici
- matite colorate
- pennarelli
- righello
- squadra
- creatività!

Procedimento:

- piegare il foglio a metà, riaprirlo e poi piegarlo di nuovo in quattro parti uguali;

- stendere il foglio sul banco e prendere in considerazione le due
 parti centrali; 

- usare l'altro foglio per disegnare l'idea per rappresentare il proprio nome, considerando lo spazio a disposizione, scegliere il carattere ed i dettagli; 

- eseguire a lapis quanto pensato sul foglio bianco;

- colorare e decorare tutto!

- procedere tagliando la parte che deve diventar
" tridimensionale" facendo attenzione a non ritagliarla del tutto;

- sovrapporre le due parti agli estremi incollandole l'una sull'altra in modo da realizzare la base del segnanome;

- mettere il segnanome sul banco e 
VEDERE L'EFFETTO CHE FA!  

mercoledì 25 aprile 2018

LE MATERIE PLASTICHE (CLASSI PRIME)

In antichità gli uomini modellavano materiali come argilla e creta per ottenere degli oggetti rigidi ad uso domestico o con un valore estetico. Un materiale è plastico, quando mantiene la forma che gli viene impressa.  In Natura , creta e argilla a parte, esistono tanti materiali plastici, dalla cera all'ambra, alla gomma arabica. Adesso quello che chiamiamo Plastica è un materiale colorato, leggero e senza il quale adesso non riusciremmo ad immaginare la nostra vita. Ma quando è nata la plastica?
Attorno al 1860, il gioco del biliardo era diventato una vera e propria moda. Le palline erano fatte d'avorio, materiale che si ricava dalle zanne degli elefanti e la cui produzione costava tantissimo e si uccidevano dei poveri elefanti. Così nel 1863, una fabbrica di New York offrì 10mila dollari a chi avesse inventato un materiale economico per sostituire l'avorio. 
Nel 1869, il tipografo John Hyat inventò la celluloide il materiale usato, da allora in poi, per creare pettini, dentiere, manici di spazzole e tanti altri oggetti comuni. 
La celluloide è stata la prima sostanza plastica artificiale ed è fatta di canfora (una cera che si trova in natura) azoto e cellulosa. Con la celluloide si fanno anche le pellicole per i film.
Per ottenere la prima plastica sintetica, ossia ottenuta senza usare sostanze naturali (come nella celluloide, vedi sopra), bisogna aspettare il 1909. 
Il chimico belga-americano Leo Baekeland riuscì a creare la bachelite, una sostanza composta da fenolo e formaldeide che si modellava con il calore e che, una volta raffreddata, non poteva più cambiare forma, neanche riscaldandola nuovamente. Si trattava della prima plastica termoindurente (che cioè diventa dura con il calore). Oggi è ancora usata oggi in vari oggetti: dai manici delle pentole agli interruttori, fino ai componenti delle auto.
Bisogna però aspettare fino  agli  anni '30 per arrivare all'invenzione del plexiglass, che imita il vetro e fu inventato nei laboratori tedeschi, deriva dal petrolio e, in seguito alla sua invenzione, arrivarono due altri tipi di plastica di successo: il PVC e il poliuretano. 

Nel 1933 in Inghilterra si inventa il polietilene (hai presente la "pellicola" per proteggere i cibi?). 
Nel 1938 in America nasce il nylon, la fibra sintetica usata per i tessuti e finalmente non c'è più bisogno di usare reggi calzini e reggi calze.


Nel 1954 l'italiano Giulio Natta inventa il "moplen", la plastica ancora oggi usata per vasche e vaschette, anche alimentari. Per questa invenzione, nel 1963 Natta ha ricevuto il premio Nobel.




Approfondisci guardando il video " La nascita della plastica"

domenica 15 aprile 2018

PROGETTARE UNA SEDIA (per esercitazione classi terze)


Cosa è una sedia? Possiamo definirla come  un piano di appoggio, per il corpo umano, che viene sostenuto da gambe o piedi e che può avere o non un sostegno per le braccia e per la schiena.
Nei secoli la sedia si è sempre più evoluta  nel rispetto del corpo umano per confort e salute grazie allo studio dell'ergonomia che tiene in considerazione l'antropometria e gli studi delle misure del corpo umano dell'iomo e della donna e delle diverse fasi di crescita. 
Inoltre, ha assunto un ruolo importantissimo nella storia dell'uomo  come simbolo legato al potere .

I primi esempi di quelle che potremmo definire le “antenate” della sedia moderna sono stati trovati in Egitto presso una tomba della Valle dei Re o raffigurate nei più antichi monumenti di Ninive, capitale dell’Assiria. Si trattava, nel caso degli egizi, di sedili realizzati con materiali pregiati tipo ebano e avorio e decorati ai piedi con raffigurazioni di animali o schiavi. Strutture molto decorate.
Per individuarne un USO COMUNE però, dobbiamo riferirci al Rinascimento, perché solo ad iniziare da questo periodo ci sono pervenute testimonianze in tal senso. Precedentemente, per il POPOLO, abbiamo testimonianze nell'uso di casse, banchi, sgabelli ed addirittura di semplici posture su pavimenti o stuoie nei paesi d'Oriente, la sedia era privilegio di pochi eletti. In Europa agli inizi del quattrocento: era caratterizzata da quattro gambe incrociate, uno schienale intagliato e una base per la seduta. Si trattava di una struttura probabilmente derivante dalla fusione della sedia romana 'Sella Curulis' e della sedia da campo araba, dunque un incontro di due lontane civiltà. 

Progettare una sedia  comporta molta cura nella progettazione e  attenzione a vari requisiti, per far sì che sia il più utile possibili quindi comoda, oltre che bella.

I numeri da conoscere per la realizzazione di una buona sedia sono altezza della seduta, che deve essere funzionale anche all'altezza del tavolo con il quale utilizzare la sedia, e la sua larghezza;  l'altezza dello schienale affinchè sia il più comodo possibile.Sarebbe preferibile realizzare schienali mai perfettamente verticali ma sempre con un’inclinazione verso la parte posteriore con un’inclinazione maggiore verso la corrispondenza dei reni (seguendo tipo l’andamento delle curve della spina dorsale un po’ come i sediolini delle automobili).

Altra variabile importante sono i materiali: legno, plastica, metallo, cuoio, pelle, ecopelle, tessuto ma anche materiali riciclati, come il cartone.

APPROFONDISCI: ERGONOMIA DI UNA SEDIA
                                ERGONOMIA PER KIDS


ESERCITAZIONE CLASSI TERZE

Applicando il metodo progettuale di B.Munari

Progettare UNA SEDIA CHE POSSA ESSERE ANCHE UN OGGETTO LUDICO, adatto a bambini compresi in una fascia d’età tra i 3 e i 5 anni;

L’oggetto dovrà essere di materiale economico e/o riciclabile o riciclato.

Dovrà essere composto da pochi pezzi.

Non si possono usare: materiali costosi, viti e bulloni

Elaborati richiesti:
Tavola grafica di schizzi preliminari “concept”
Tavola grafica disegno tecnico, proiezioni ortogonali e assonometria in scale 1/5, quotati.
Modello tridimensionale con proogramma vettoriale
Modello, prototipo con foto in scala 1/1 o 1/2


Giulio Carlo Argan sostiene: “la progettazione è una progressiva visualizzazione dell’idea formale, cioè un progressivo trasporto di essa da uno spazio ipotetico e puramente mentale a uno spazio determinato e concreto”

Il disegno è lo strumento operativo e critico che rende possibile questo percorso.
Come strumento operativo consente al chi progetta di visualizzare e fissare sulla carta i momenti fondamentali di questo processo: dagli schizzi, agli elaborati di progetto, ai disegni esecutivi.

Come strumento di analisi critica consente al progettista di:
a) analizzare la realtà

b) controllare e verificare le proprie idee. 

 

 








martedì 3 aprile 2018

CREATIVITA' IN AZIONE: DAL FOGLIO AL LIBRO MAGICO

OCCORRENTE:
- fogli da disegno lisci o ruvidi
- fogli A4 di carta colorata e grammatura non oltre 80
- schiuma da barba classica
- tempere ad acqua, o acrilici o chine
- pennelli
- stecchini da denti o da spiedino
- teglia grande almeno quanto il foglio
- spatola
- forbici
- colla 
- creativita'

Per prima cosa dobbiamo realizzare la "carta marmorizzata", ovvero una carta su cui vengono "stampati" disegni astratti che possono ricordare le venature del marmo

Un pò di storia
La tecnica della marmorizzazione ebbe origine in Cina nell’VIII secolo e venne importata in Europa alla fine del Cinquecento grazie ai traffici dei mercanti arabi, che crearono così una cerniera fra le due culture.
La carta marmorizzata di Firenze  è realizzata a partire da colori a base di fiele di bue, che con l’ausilio di pennelli vengono gocciolati su un liquido gelatinoso: si tratta di un bagno ottenuto facendo bollire un lichene marino, che permette al colore di galleggiare, impedendogli di sprofondare e dissolversi.Una volta picchiettato sulla superficie e diffusosi a macchia, il colore viene lavorato con dei bastoncini di legno, così da dare forma al disegno. Quando il disegno è completato si appoggia un foglio e s'imprime sulla carta.
Noi usiamo una procedura semplificata dove il supporto di acqua gelatinosa è sostituito dalla schiuma da barba
1. Stendere uno strato di schiuma nella teglia e livellarlo.
2. Far cadere gocce dei colori scelti sulla superficie
3. Prendere lo stecchino e movimentare il colore creando geometrie e motivi decorativi


4. Appoggiare il foglio sopra la schiuma e con movimenti circolari delle dita far aderire tutta la superficie del foglio.
5. Dopo pochi minuti solleva il foglio partendo da un angolo e appoggiare il foglio sul tavolo, con la spatola togliere la schiuma e mettere ad asciugare.

Una volta che abbiamo preparato i nostri fogli marmorizzati possiamo procedere utilizzando i fogli di carta leggera colorati e piegandoli, con la tecnica degli origami creare l'interno del nostro libro magico.

http://www.greenchairpress.com/blog/?p=1968
   





domenica 1 aprile 2018

L'ENERGIA NUCLEARE

L’energia nucleare è una forma di energia prodotta da reazioni fisiche, che avvengono all’interno del nucleo degli atomi di alcuni elementi chimici.
Tutta la materia esistente nell’universo, esseri viventi compresi, è costituita da atomi
Al centro dell’atomo si trova il nucleo, formato da particelle chiamate neutroni e protoni, circondato da una nuvola di elettroni che gli ruotano attorno.
In natura esistono 92 elementi chimici, che vanno dal più leggero, l’idrogeno, il cui nucleo contiene un solo protone, al più pesante, l’uranio, il cui nucleo contiene 92 protoni. Idrogeno e uranio sono appunto i protagonisti delle reazioni nucleari usate per produrre energia: la fissione e la fusione.

La fissione nucleare è la reazione che viene utilizzata all'interno delle centrali nucleari per produrre l'energia utile che servirà pere ottenere elettricità.
Nella fissione il nucleo di uranio, scontrandosi con un neutrone, si spezza in due frammenti e in due o tre neutroni, liberando energia sotto forma di calore. 
I neutroni emessi urtano con altri nuclei di uranio e provocano ulteriori fissioni in numero sempre crescente (si tratta di una cosiddetta reazione a catena). 
Se questa reazione non viene controllata, la fissione diventa esplosiva e si ha la bomba atomica. 
Se la fissione viene controllata, può essere usata per produrre energia e si ha il reattore nucleare.
http://www.andreaminini.org/fisica/nucleare/fissione-nucleare

Il reattore è il cuore di una centrale nucleare e la reazione avviene nella sua parte centrale, detta nocciolo, attorno al quale corrono tubi contenenti acqua che viene riscaldata dal calore emesso nella reazione e trasformata in vapore. Da questo punto in poi la centrale nucleare funziona come una qualsiasi centrale termoelettrica a olio combustibile o a gas. Il vapore fa ruotare delle turbine collegate a reattori che producono energia elettrica. 
La differenza è solo nelle strutture. Infatti, poiché i neutroni, l’uranio e i prodotti della fissione sono radioattivi e quindi estremamente pericolosi, tutto l’insieme è racchiuso in contenitori di acciaio e di piombo, a loro volta contenuti in robusti edifici in cemento armato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_ad_acqua_pressurizzata#/media/File:PressurizedWaterReactor_ita.gif

Vantaggi e svantaggi

Fissione e fusione sono due fonti di energia che potrebbero risolvere definitivamente il problema energetico dell’umanità. In nessuno dei due casi viene emessa anidride carbonica, che può aggravare l’effetto serra: i problemi sono altri.
Il reattore deve essere protetto per evitare perdite di materiale radioattivo. Infatti, se vengono a contatto con le cellule di un organismo animale o vegetale, le particelle emesse da elementi radioattivi producono danni molto gravi, come malattie ereditarie e difetti genetici. 
Inoltre esiste il problema dello smaltimento del materiale utilizzato nel funzionamento dei reattori, perché i residui del combustibile nucleare restano radioattivi anche per migliaia di anni. 
Si tratta perciò di confinare i rifiuti radioattivi in robusti contenitori e di sotterrarli a grandi profondità, e in ogni caso non esiste l’assoluta certezza che i contenitori resistano fino a che non si esaurisce la radioattività.
A fronte dei molti pericoli, e in attesa di risolvere i problemi connessi al suo impiego, agli incidenti che ci sono stati negli anni come Chernobyl e Fukushima molti Paesi (tra cui l’Italia dal 1987) hanno deciso di non usare energia nucleare.

                La bomba atomica


Un pò di storia

Nel 1905 Albert Einstein, dopo gli studi che fin dalla fine del 1800 vennero fatti sull'uranio e le scoperte dei coniugi Curie, formulò la legge di equivalenza tra massa e energia, 

E=mc2.

Secondo la teoria, se una piccola quantità di massa sparisce, questa si trasforma in una grande quantità di energia, infatti la costante c rappresenta la velocità della luce, pari a 300.000km/s nel vuoto.
La scoperta della radioattività e la teoria di Einstein furono i punti di partenza delle ricerche condotte dal fisico italiano Enrico Fermi.
Dopo la scoperta del neutrone da parte del fisico inglese Chadwick, Fermi, insieme ai suoi colleghi a Roma, chiamati i ragazzi di via Panisperna, aveva studiato i risultati del bombardamento dell’uranio con neutroni,accorgendosi che per la relazione di Einstein la massa che perdono i nuclei di uranio quando sono "bombardati" dai neutroni si trasforma in molta energia, dato il valore molto grande della velocità della luce: è questo dunque il fenomeno che aprirà la strada allo sviluppo di un’arma nucleare durante la Seconda Guerra Mondiale e in seguito al possibile sfruttamento dell’energia degli atomi per usi civili (energia nucleare nelle centrali).
Fermi era in viaggio per la Svezia per ricevere il premio Nobel per i suoi studi sull’uranio quando nel 1938 vennero promulgate le Leggi Razziali: da quel viaggio non fece più ritorno in Italia perchè sua moglie era ebrea, dunue a rischio deportazione. 
Fermi si trasferì negli Stati Uniti e fu messo a capo di un progetto segreto per lo sviluppo dell’arma atomica, il progetto Manhattan: nel 1942 a Chicago il gruppo di studiosi realizzò la prima reazione nucleare controllata e questo portò in seguito allo sviluppo di due armi atomiche, una basata sull’uranio e l’altra sul plutonio. 
Le due armi furono utilizzate nell’agosto del 1945 sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, provocando decine di migliaia di vittime.
https://www.dissensiediscordanze.it/romanzesco-approvvigionamento-uranio-la-bomba-atomica-hiroshima/





martedì 20 marzo 2018

L'ELETTRICITA'

Che cosa è l’elettricità? 
L’elettricità è un fenomeno naturale descrivibile come un flusso ordinato  di elettroni nella materia.
In realtà l’elettricità, si manifesta anche in natura attraverso i fulmini ma questi sono fenomeni non prevedibili, repentini e capaci di sviluppare una tale quantità di energia nell’unità di tempo, che non può essere accumulata. 
Pur essendo una forma di energia infinita e pulita, i processi di trasformazione necessari per ottenere l’elettricità per la nostra società digitalizzata, sono complessicostosi ed in molti casi inquinanti.
Fin dall'antica Grecia, nel 600 a.C. Talete di Mileto osserva che un pezzetto di ambra (resina fossile), se strofinato sulla pelliccia di animali, è capace di attrarre piccoli pezzi di foglie. 
A causa di questo fenomeno tutti i materiali che si comportano come l’ἤλεκτρον (elektron), l’ambra, vengono definiti elettrici a partire dal 1600 d.C.,  grazie a  William Gilbert vengono chiamati elettrici.
Con la scoperta della struttura dell'atomo, nei primi anni del 1900, si comprende l’esistenza delle cariche elettriche: infatti, l’atomo, è costituito da particelle subatomiche (ossia più piccole di un atomo) chiamate protoni, neutroni ed elettroni. 

Protonineutroni costituiscono quello che viene definito il nucleo di un atomo, mentre in aree esterne chiamate orbitali, troviamo delle particelle chiamate elettroni.
La carica elettrica positiva corrisponde a quella di un protone, mentre quella negativa corrisponde a quella di un elettrone. 
In condizioni normali, il numero dei protoni e quello degli elettroni è uguale per cui la carica elettrica di un atomo è neutra, ossia non ha carica elettrica.
Cariche dello stesso segno si respingono, mentre cariche di segno opposto si attraggono.



Nei materiali isolanti gli elettroni sono vincolati a rimanere nell’atomo, mentre nei materiali conduttori gli elettroni esterni, in determinate circostanze, sono in grado di lasciare l’atomo e di passare da un atomo a un altro.
Se questo  movimento (flusso) di elettroni avviene in maniera ordinata e coinvolge molti atomi, allora siamo in presenza di una corrente elettrica.


Qua sotto trovi il link per conoscere la storia dell'elettricità
LA STORIA DELL'ELETTRICITA'

venerdì 2 marzo 2018

IL CASO MATTEI (classe 3E)

"Abbiamo iniziato una nuova formula. Paghiamo i diritti che pagano gli altri e in più coinvolgiamo il Paese produttore al 50% nella produzione e nello sviluppo delle proprie risorse."






         

 

Enrico Mattei fu assassinato, il suo caso insabbiato, i testimoni messi a tacere. Ma una cosa è certa: l’aereo su cui viaggiava il presidente dell’ENI e che cadde la sera del 27 ottobre 1962 a Bascapé, alle porte di Milano, fu sabotato.







CHI HA UCCISO REALMENTE ENRICO MATTEI?
ELENCO DI LINK DOVE TROVARE INFORMAZIONI



http://www.corriere.it/extra-per-voi/2017/10/26/i-misteri-caso-mattei-55-anni-dopo-giallo-irrisolto-verita-era-scomodo-molti-77fd985a-ba44-11e7-b70e-7d75d3b9777f.shtml

http://www.altrainformazione.it/wp/chi-ha-ucciso-enrico-mattei/

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/12/anticipazione-mattei.shtml?uuid=adcd80a8-c6dd-11dd-b702-8dd43266bfb3

http://www.lastampa.it/2012/10/26/cultura/libri/il-libro/mattei-grandi-imprese-dalla-resistenza-all-eni-73Hj5vXTjAk9xFutqsGzaM/pagina.html

http://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/239-parla/64991-esclusivo-omicidio-mattei-depistaggi-e-bugie-su-un-delitto-di-stato.html


http://anpi.it/media/uploads/patria/2013/profili_mattei_dicembre_2012.pdf

http://www.teche.rai.it/2017/04/enrico-mattei-un-mistero-irrisolto/


http://www.mappe-scuola.com/2014/10/testo-argomentativo.html

domenica 25 febbraio 2018

LA CARTA: STORIA



http://paradisodellemappe.blogspot.it/2013/11/la-storia-della-carta_10.html


MAPPA DAL SITO http://www.fabrianocreativa.it


Linea del tempo sulla storia della carta

martedì 13 febbraio 2018

ASSONOMETRIA


L'ASSONOMETRIA è un metodo grafico consistente nel disegnare una figura riportandone le misure su tre assi perpendicolari fra loro che rappresentano larghezza, altezza e profondità, così da rendere anche visivamente l'idea delle tre dimensioni.
Molti secoli prima che l’assonometria fosse codificata come metodo di rappresentazione è stata ampiamente utilizzata in modo intuitivo. Dalla pittura antica, greca e romana, ci sono pervenuti frequenti esempi di rappresentazioni assonometriche, che continuano a essere ricorrenti anche nel Medioevo. 
Lo sviluppo del metodo dell'assonometria avviene nel corso del 1600 per scopi militari.
La realtà in cui viviamo ha tre dimensioni, lo spazio ha tre dimensioni e questo è rappresentato da tre piani infiniti perpendicolari tra di loro : il triedro


ELOGIO ALL'ASSONOMETRIA

domenica 11 febbraio 2018

I FRATTALI!

Un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, e dunque ingrandendo o rimpicciolendo una qualunque sua parte si ottiene una figura simile all'originale.
Quindi quando ingrandisco un frattale si arricchisce di nuovi dettagli.

Come nasce un frattale?

Per capire che cos’è un frattale dal punto di vista matematico si comincia da un segmento che dividiamo in tre parti uguali. IL secondo passaggio è al posto del segmento centrale disegnare altri due segmenti uguali che inclinati di 60° formano un triangolo equilatero.Questo gesto si può ripetere all'infinito
Questo particolare frattale è uno dei più semplici da costruire e si chiama “fiocco di neve di Koch” (dalla sua forma e dal nome del matematico svedese Niels Helge von Koch, che ebbe per primo l’idea di base nel 1904).

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