Cosa è una sedia? Possiamo definirla come un piano di appoggio, per il corpo umano, che viene sostenuto da gambe o piedi e che può avere o non un sostegno per le braccia e per la schiena.
Nei secoli la sedia si è sempre più evoluta nel rispetto del corpo umano per confort e salute grazie allo studio dell'ergonomia che tiene in considerazione l'antropometria e gli studi delle misure del corpo umano dell'iomo e della donna e delle diverse fasi di crescita.
Inoltre, ha assunto un ruolo importantissimo nella storia dell'uomo come simbolo legato al potere .
I primi esempi di quelle che potremmo definire le “antenate” della sedia moderna sono stati trovati in Egitto presso una tomba della Valle dei Re o raffigurate nei più antichi monumenti di Ninive, capitale dell’Assiria. Si trattava, nel caso degli egizi, di sedili realizzati con materiali pregiati tipo ebano e avorio e decorati ai piedi con raffigurazioni di animali o schiavi. Strutture molto decorate.
Inoltre, ha assunto un ruolo importantissimo nella storia dell'uomo come simbolo legato al potere .
I primi esempi di quelle che potremmo definire le “antenate” della sedia moderna sono stati trovati in Egitto presso una tomba della Valle dei Re o raffigurate nei più antichi monumenti di Ninive, capitale dell’Assiria. Si trattava, nel caso degli egizi, di sedili realizzati con materiali pregiati tipo ebano e avorio e decorati ai piedi con raffigurazioni di animali o schiavi. Strutture molto decorate.
Per individuarne un USO COMUNE però, dobbiamo riferirci al Rinascimento, perché solo ad iniziare da questo periodo ci sono pervenute testimonianze in tal senso. Precedentemente, per il POPOLO, abbiamo testimonianze nell'uso di casse, banchi, sgabelli ed addirittura di semplici posture su pavimenti o stuoie nei paesi d'Oriente, la sedia era privilegio di pochi eletti. In Europa agli inizi del quattrocento: era caratterizzata da quattro gambe incrociate, uno schienale intagliato e una base per la seduta. Si trattava di una struttura probabilmente derivante dalla fusione della sedia romana 'Sella Curulis' e della sedia da campo araba, dunque un incontro di due lontane civiltà.
Progettare una sedia comporta molta cura nella progettazione e attenzione a vari requisiti, per far sì che sia il più utile possibili quindi comoda, oltre che bella.
I numeri da conoscere per la realizzazione di una buona sedia sono altezza della seduta, che deve essere funzionale anche all'altezza del tavolo con il quale utilizzare la sedia, e la sua larghezza; l'altezza dello schienale affinchè sia il più comodo possibile.Sarebbe preferibile realizzare schienali mai perfettamente verticali ma sempre con un’inclinazione verso la parte posteriore con un’inclinazione maggiore verso la corrispondenza dei reni (seguendo tipo l’andamento delle curve della spina dorsale un po’ come i sediolini delle automobili).
Altra variabile importante sono i materiali: legno, plastica, metallo, cuoio, pelle, ecopelle, tessuto ma anche materiali riciclati, come il cartone.
APPROFONDISCI: ERGONOMIA DI UNA SEDIA
ESERCITAZIONE
CLASSI TERZE
Applicando
il metodo progettuale di B.Munari
Progettare
UNA SEDIA CHE POSSA ESSERE ANCHE UN OGGETTO LUDICO, adatto a
bambini compresi in una fascia d’età tra i 3 e i 5 anni;
L’oggetto
dovrà essere di materiale economico e/o riciclabile o riciclato.
Dovrà
essere composto da pochi pezzi.
Non si
possono usare: materiali costosi, viti e bulloni
Elaborati
richiesti:
Tavola
grafica di schizzi preliminari “concept”
Tavola
grafica disegno tecnico, proiezioni ortogonali e assonometria in
scale 1/5, quotati.
Modello
tridimensionale con proogramma vettoriale
Modello,
prototipo con foto in scala 1/1 o 1/2
Giulio
Carlo Argan sostiene: “la progettazione è una progressiva
visualizzazione dell’idea formale, cioè un progressivo trasporto
di essa da uno spazio ipotetico e puramente mentale a uno spazio
determinato e concreto”
Il
disegno è lo strumento operativo e critico che rende possibile
questo percorso.
Come
strumento operativo consente al chi progetta di visualizzare e
fissare sulla carta i momenti fondamentali di questo processo: dagli
schizzi, agli elaborati di progetto, ai disegni esecutivi.
Come
strumento di analisi critica consente al progettista di:
a)
analizzare la realtà
b)
controllare e verificare le proprie idee.
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