ORARIO DEFINITIVO 2020/2021

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lunedì 27 novembre 2017

PRATO E LA SUA STORIA 2 (CLASSI SECONDE A.S. 2017/2018)



LE GORE
La città di Prato era dotata di un complesso sistema di canalizzazione delle acque, fin dal XIII secolo che, grazie a sbarramenti e gore, attraversava la città in varie direzioni. 
Le acque del Bisenzio erano incanalate a monte di Prato, nella zona detta salto del "Cavalciotto", intorno alla quale si espresse anche Galileo Galilei (le strutture idrauliche del "Cavalciotto" si incontrano lungo il suggestivo percorso ciclabile che da Prato sale verso Vaiano). Nei pressi di Porta al Serraglio le acque si ripartivano in quattro gore, di cui una, diretta verso la campagna, era utilizzata per l'agricoltura e per alcuni mulini e opifici, mentre le altre tre entravano in città, fornendo forza motrice alle varie manifatture cittadine.

immagine presa da "Prato e il suo ingegnoso sistema di gore " Istituto Iqbal


UNA CITTA' DI STOFFA

L'attività laniera caratterizza l'economia pratese già dal 1200, grazie all'abbondanza di risorse naturali, sopratutto il fiume e il terreno che si trovava nella zona di Galceti con proprietà detergenti, che ne fa una localizzazione ideale per la produzione del tessile. In questo periodo la corporazione della lana riunì  tutti i tessitori pratesi per regolare la produzione dei tessuti.

Francesco di Marco Datini (1335-1410) dette un grande impulso commerciale all'attività tessile della città. Attraverso la rete dei suoi magazzini, mentre a Prato arrivarono, sempre a mezzo della mercatura atiniana ovvero di Datini , lane pregiate e coloranti
Francesco di Marco Datini nato nel 1335 a Prato è stato un mercante italiano, detto spesso “ il mercante “ di Prato. Si trasferì ad Avignone dove operò fino al 1382. Tornato nella sua città con la moglie Margherita Bandini, fondò una specie di compagnia costituita da società di capitali (Avignone, Firenze e Pisa). 
Visse tra Prato, dove costruì il suo bel palazzo, e Firenze; si dedicò al commercio di ogni genere di mercanzia, dal grano alla lana, dal pellame ai panni, agli oggetti preziosi; a Prato fondò un lanificio e una tintoria, a Firenze una compagnia bancaria. Si deve a Datini anche la costruzione della Villa del Palco a Filettole.
Francesco morì il 16 Agosto del 1410 disponendo l'istituzione del “Ceppo dei poveri di Francesco di Marco” a cui lasciò i suoi averi.
Il Palazzo Datini, rappresenta un raro esempio di edificio laico
tardo-gotico, affrescato sulle pareti esterne adesso al piano terra accoglie un museo dove si possono ammirare gli splendidi affreschi che il mercante aveva commissionato. Parte del Palazzo è occupata dall'Archivio di Stato che conserva il prezioso fondo documentario del mercante, con un imponente in carteggio di circa 150.00 lettere, scritte alla moglie Margherita.
Tra le molte attività benefiche, Datini fù particolarmente vicino ai frati di San Francesco. Proprio in quella chiesa si trova la sua lastra Tombale, realizzata da Niccolò di Pietro Lamberti.

Giovanni Battista Mazzoni.....

Nel 900 l’industria crebbe il mercato tessile internazionale. Tra il 1929 e 1933
l’attività tessile subì una crisi mondiale,Prato mantenne però la sua posizione
consolidata sul mercato, tanto che furono sperimentate con successo nuove
fibre artificiali. Nel periodo bellico tra il 1941 e il 1944, a causa dei danni
sostenuti con i bombardamenti, l’industria tessile di Prato subì un duro colpo
ma dopo la Liberazione ci fu un momento molto florido questo avvenne
grazie alla richiesta di vestiti che popola guerra mancavano
dopo la guerra molti uomini del sud salirono a prato in cerca di lavoro e
quindi ci fu un boom economico che duro per un bel po di tempo
Dagli anni ’60 in poi ci fu lo sviluppo dei macchinari e delle industri e ma
anche la scoperta di nuove materie prime. A prato pero' si utilizzava anche
stoffe pregiate come seta, lino, cachemire cotone ecc… Prato si era
sviluppata anche nel reparto della maglieria creando prodotto molto raffinati
ma sopratutto made in italy.

IL CASTELLO DELL'IMPERATORE A PRATO


Il Castello si trova in piazza Santa Maria delle Carceri e la sua costruzione risale al 1200 ed è stata ordinata da Federico II° di Svevia per mostrare il predominio in Toscana dell'impero sul papato.
Dove ora sorge il castello c'era il Forte degli Alberti, i conti di Prato(IX secolo) che venne distrutto nel 1107. Al suo posto venne costruito “Il castello”, che servì per ospitare i Nunzi dell'imperatore Attigo VI di Svevia e Ottone di Bruswick.
Il castello fu costruito da Riccardo De Lentini nel 1240.
L'edificio è a pianta quadrata, con 4 torri agli angoli, l'altre 4, di cui 2 disposte a sperone e due del precedente castello.
L'ingresso principale era a sesto acuto in stile Svevo.
Federico non aveva mai abitato il castello perchè morì e quindi il castello rimane "vuoto".
Oggi il castello è un museo “A cielo aperto” dove puoi visitare l'interno e durante l'estate viene organizzato un cinema all'aperto.

DUOMO DI PRATO, CATTEDRALE DI SANTO STEFANO

Il duomo di prato, anche detto cattedrale di Santo Stefano sorge nel v secolo, ed è la più antica chiesa di prato. Era la principale chiesa di Borgo al Cornio e venne ristrutturata dal x al xv secolo.
Nel trecento essa venne allargata a causa della grande popolarità della Cintola: prima venne costruito il transetto poi venne eretta la cappella della cintola. Inoltre gli edifici che si trovavano davanti alla chiesa vennero demoliti e fu creata un grande piazza in modo da ospitare le enormi folle che venivano ad osservare la cintola. Inizialmente esisteva soltanto la pieve di S. Stefano che fu edificata  nel XII secolo ma già questa era ricca di elementi architettonici che furono poi ampliati anche nel XIII secolo con l'intervento,nel 1211, del maestro  Guidetto, marmorario del duomo di Lucca. Sempre progettato da Guidetto nel 1200 venne costruito il campanile che venne terminato nel 1356. In quegli anni si terminò anche il transetto iniziato nel 1317. Tra il 1386 e il 1390 fu costruita la cappella della Sacra Cintola e sempre nel 1386 fu iniziata la costruzione dell 'attuale facciata sovrapposta a quella antica. All’interno della Cattedrale di Santo Stefano sono presenti alcune cappelle decorate con affreschi e abbellite da opere prodotte da artisti prestigiosi. La prima cappella che troviamo dopo l’ingresso sulla sinistra, è quella  della Sacra Cintola reliquia portata da Gerusalemme a Prato in età medievale. Proseguendo verso l’altare troviamo ai piedi della balaustra, la cappella del Santissimo sacramento. Il transetto è composto invece dalla cappella Vinaccesi  dalla cappella dell’Assunta la cappella Maggiore di Filippo Lippi e infine le cappelle Manassei e Inghirami.

PIAZZA DEL DUOMO

Piazza del Duomo  a Prato è, per la presenza della cattedrale di S. Stefano, il cuore religioso della città. Fu grazie all'arrivo della preziosissima reliquia della Sacra Cintola che la zona ebbe un'organizzazione a piazza aperta vera e propria, per accogliere le folle di pellegrini, desiderosi di vedere la cintura della Madonna  secondo la tradizione portata in città nel 1141 dal mercante Michele Dagomari da Prato, di ritorno da Gerusalemme. La forma attuale venne assunta all'incirca nel Trecento, quando venne allargata abbattendo le case che si affacciavano davanti alla facciata del Duomo, fra le quali c'era anche quella di Michele Dagomari, per il crescente flusso di pellegrini, nello stesso periodo in cui venne ingrandita la cattedrale.

PER SAPERNE DI PIU' CLICCA QUA!!!!!!!!!!! CRONOLOGIA

mercoledì 22 novembre 2017

RICCHI E POVERI : DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE NEL MONDO E CONSUMO


"8 ultra-miliardari detengono la stessa ricchezza netta di metà della popolazione più povera del mondo" dice un'importante ricerca del 2016 (rapporto Oxfam), aggiungendo poi che il 10% più ricco del mondo è responsabile della metà delle emissioni inquinanti prodotte nel mondo."


Nei paesi avanzati vive circa 1/5 della popolazione mondiale e consuma 4/5 delle risorse del pianeta; viceversa nei Paesi poveri vivono 4/5 della popolazione (nel Sud-America, Africa e Asia) e sfruttano poco più di 1/5 delle ricchezze della terra.

E' una situazione di ingiustizia e disuguaglianza molto grave e conservare il nostro pianeta (le risorse non rinnovabili e rinnovabili, la bio diversità, l'ambiente) dovrebbe essere un criterio fondamentale per tutte le scelte di tutti i governi per il benessere delle generazioni presenti e future.

Obama in uno dei suoi ultimi discorsi da Presidente ha ricordato come “un mondo in cui l’1% dell’umanità controlla la stessa quantità di ricchezza del restante 99% non sarà mai stabile”. 
I governi dei paesi ricchi devono fare scelte responsabili affinchè anche i paesi poveri possano migliorare il loro tenore di vita, avere la possibilità di andare a scuola, curarsi, nutrirsi adeguatamente.


Actionaid, è un'organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà, ha deciso di raccontare questa situazione usando la mano da Gud (vignettista), che ha disegnato quattro vignette partendo da quattro grandi diritti negati a chi vive nei Paesi più poveri del mondo: acqua, cibo, istruzione, salute.

Ma esiste un'altra via d'uscita....https://www.youtube.com/watch?v=si97znA2fC8

domenica 19 novembre 2017

A TUTTO CODING!!!

Noi parliamo alle cose, agli oggetti e loro eseguono i nostri comandi. Il forno, la lavastoviglie, la macchina per fare il pane, lo smartphone. Ma noi possiamo parlare loro solo perchè qualcuno prima di noi li ha programmati con un linguaggio specifico, un linguaggio che le "cosa" capiscono che è il linguaggio della programmazione.
Possiamo riuscirci anche noi? Possiamo riuscire a parlare alle cose? 
Si, imparando il linguaggio a blocchi con attività di coding!

Quindi sviluppiamo la nostra creatività, troviamo la soluzione giusta, il giusto procedimento (algoritmo), diventiamo noi stessi programmatori e produttori di nuove tecnologie.

Iniziamo da qua, dall' ORA DEL CODICE!!!



BUON DIVERTIMENTO A TUTTI!


PESCE INTRECCIATO (classi prime a.s. 2017/18)


Imparare a fare rette parallele con le squadre può essere noioso. E' un duro lavoro , ma si deve pur fare per poi riuscire ad eseguire disegni più complessi.
Questa esercitazione ha permesso di allenarci con le squadre realizzando coloratissimi pesci che poi abbiamo attaccato in classe rendendola più colorata ed accogliente! Con fogli di carta, squadre, colla e forbici e tanta buona volontà! 
SE VOLETE PROVARE SEGUITE LE ISTRUZIONI DELLA SCHEDA QUA SOTTO!



domenica 5 novembre 2017

PRATO E LA SUA STORIA

Carta della Centuriazione tratta da:Archivio Storico PrateseMario Lopes Pegna, 
Le origini di Prato e della Sua industria laniera,1960. Fasc.1

Nel territorio a nord di Prato sono stati trovati resti che testimoniano la presenza dell'uomo fin da oltre 40 mila anni fa, alle pendici del Monferrato.
Nel VII secolo a.C. gli Etruschi giunsero in questa zona e numerosi resti di sepolcri, vasellame, gioielli testimoniano la loro presenza; di grande importanza sono il tumulo di Comeana e Gonfienti.Clicca e osserva questa carta che mostra lo sviluppo di Prato
A metà dell I°secolo a.C. i Romani si imposero sugli Etruschi e, stabilitisi nella zona militare di Florentia, iniziarono una grande opera di bonifica della pianura pratese, procedendo con la centuriazione del territorio come dimostrano importanti tracce nella rete viaria e nei nomi di alcune strade. Inoltre non lontano dal Bisenzio passava la via Cassia .In questo periodo nell'area dove si trova adesso Piazza del Duomo si trovava “Pagus Cornius”, un centro politico e religioso che riuscì a sopravvivere in parte, anche alla guerra Goto Bizantina del VI secolo d.C. per poi mischiarsi con le popolazioni Longobarde che un secolo più tardi occuparono l'area.

Sempre in epoca romana nell'area incentrata sulla odierna piazza del Duomo si formò il "Pagus Cornius", un centro politico, religioso e commerciale.
La guerra goto-bizantina del VI secolo dopo Cristo provocò la distruzione di questo abitato ma non ne disperse la popolazione, che nell'ottocento circa tornò, si mescolò con le popolazioni longobarde, che nel frattempo erano giunte nella zona e ne iniziò la ricostruzione. E' da questo primo Borgo al Cornio, nome dovuto alla presenza di alberi di corniolo, che si sviluppo la città di Prato. Questo Borgo era sotto l'autorità del Vescovo si Pistoia, come dimostra un documento dell'anno 994.
Questo piccolo centro divenne sempre più florido e costruì delle mura, in muratura e legno, per difendere le chiese, il battistero e le "corti"che amministravano la campagna.
Fuori dalle mura si sviluppò, in una zona con un grande prato, un altro quartiere dove si teneva il mercato e si fermavano le milizie. Si trovava qua un castello che nella metà del IX secolo divenne la residenza del conte Ildebrando, il cui figlio Alberto fu il primo della dinastia della famiglia feudale degli Alberti. UN documento del 1028 testimonia l'esistenza del " Castello di Prato", da non confondere con il castello dell'Imperatore. Questo nuovo quartiere prese il nome di Pratum , crebbe d'importanza fino ad inglobare Borgo al Cornio.
Così alla fine del XI secolo gli Alberti diventarono conti di Prato.
Questo nuovo centro abitato fu circondato a scopo difensivo da fossati e steccati il cui ricordo lo troviamo ancora oggi nel nome di via del Serraglio perchè con questo nome si indicava lo steccato.

Immagini da "Palazzo PRETORIO"


domenica 29 ottobre 2017

PROIEZIONI ORTOGONALI


Le Proiezioni Ortogonali sono una tecnica di rappresentazione che permette di visualizzare un oggetto qualsiasi, anche tridimensionale, sul foglio da disegno (bidimensionale). 
Lo stesso oggetto, viene "proiettato" da tre punti di vista differenti ortogonalmente (perpendicolarmente) a tre diversi piani, ottenendo così tre diverse viste, una dall’alto (P.O.) chiamata pianta, una frontale  (P.V.) chiamata prospetto e una laterale (P.L.) chiamata profilo.
E’ una tecnica di disegno nata nelle seconda metà del 1700 ad opera di Gaspard Monge, studioso francese che teorizzò questo sistema rappresentativo per scopi militari.
Le proiezioni ortogonali permettono di avere una visualizzazione chiara e intuitiva dell’oggetto da rappresentare, ma anche le sue dimensioni.

giovedì 19 ottobre 2017

LA MATITA, STORIA E PRODUZIONE (CLASSE 1F a.s.2017/18)

STORIA DELLA MATITA
Gli egizi, i greci ed i romani per tracciare linee sui fogli di papiro, prima ancora di scoprire il pennello e l'inchiostro, usavano dischetti di piombo.
Nel 300 d.C. gli artisti europei usavano bastoncini di piombo, di zinco o argento per tracciare disegni di colore grigio chiaro. Il vocabolo matit deriva dal latino “ lapis haematites” che significa pietra di ematite. Dal XVI secolo la matita possiede una mina in grafite (dal greco grafein, scrivere), che è il cuore del funzionamento di questo oggetto tecnologico che risponde al “bisogno” di lasciare una traccia su un foglio di carta per scrivere o disegnare. Una miniera di grafite venne scoperta in Inghilterra intorno alla metà del 1500, si usavano bastoncini di carbone o ematite ricoperti di stoffa.
Leonardo da Vinci per fare i suoi quadri, come la Gioconda, faceva la brutta copia e poi seguendo i lineamenti eseguiva dei piccoli buchi sul foglio attraverso i quali faceva passare la polvere di grafite che lasciava traccia sulla tela.
Verso la fine del 1700 il francese Contè mise in commercio le prime matite prodotte in serie dove alla grafite si aggiungevano altre sostanze per migliorare il tratto e la durata.

COME E' FATTA UNA MATITA?
Proprio il francese Contè inventò il procedimento che ancora oggi viene utilizzato.
La mina della matita è dunque fatta di argilla e grafite impastate e cotte ad alta temperatura, in modo da ottenere mine di diversa durezza. La mina delle matite colorate contiene anche cera, pigmenti colorati e non vengono cotte.
Per il corpo esterno della matita serve un legno abbastanza tenero per appuntarla ma resistente da non piegarsi. La fabbrica tedesca Staedler usa il cedro della California.
Le tavolette di legno passano sotto una lama circolare che scava solchi, il canale centrale che deve contenere la mina. Il macchinario successivo riempie i solchi di colla elastica che serve a proteggere la mina, minimizzando il rischio di rottura.
Nella scanalatura con la colla viene poi posta la mina. Le tavolette tagliate nell'altro nastro trasportatore vengono capovolte, fatte scivolare su un applicatore di colla e poi poste sulle tavolette con la mina. Questo sandwich di legno/mina/legno viene pressato per circa un'ora, dando il tempo alla colla di asciugare e poi viene tagliato in tante parti, che sono le matite, dando la forma esagonale ad ognuna con delle lame. A questo punto le matite si separano.
Viene fatto un controllo a campione prelevando alcune matite e temperandole manualmente per verificare la durezza della mina.Poi le matite passano in un macchinario che si chiama laccatrice per coprire perfettamente il legno di vernice. Sono vari gli strati di laccatura e l'ultimo copre le matite di uno strato trasparente.

L'ultimo passaggio è il montaggio della gomma : la macchina applica all'estremità una fascetta d'alluminio poi inserisce la piccola gomma. Quando non c'è la gomma la fine della matita viene dipinta. Poi un macchinario tempera le matite che sono pronte per essere vendute ed utilizzate.

mercoledì 11 ottobre 2017

DATEMI UN PUNTO D'APPOGGIO E VI SOLLEVERO' IL MONDO (Archimede)



La parola “macchina” può far pensare a complicate strutture, ma in realtà “macchina” è ogni strumento in grado di facilitare il lavoro dell’uomo.
Osservando le imponenti costruzioni edificate nell’antichità, quali le piramidi o i templi, ci chiediamo come l’uomo abbia potuto realizzare simili costruzioni senza l’aiuto dei moderni macchinari. In realtà già l’uomo primitivo si accorse di poter sollevare con meno fatica un grosso peso, servendosi semplicemente di un bastone e delle sue mani, nacque così la leva.
http://www.aiutodislessia.net










I SOLIDI


http://www.aiutodislessia.net
I solidi, a differenza delle figure piane, occupano lo spazio anche in altezza o in profondità; hanno quindi tre dimensioni (larghezza, lunghezza e altezza): sono tridimensionali. Essi si dividono in due grandi gruppi: quelli le cui facce sono poligoni, superfici piane (poliedri) e quelli definiti da superfici curve (non poliedri)



I SOLIDI - VIDEO REALIZZATO DA UNO STUDENTE

venerdì 6 ottobre 2017

PAPER TOY, dal foglio al 3D

I paper toy sono dei giocattoli di carta, come dice la parola stessa. Su un foglio, quindi una superficie bidimensionale, vengono disegnate delle sagome che vanno poi ritagliate, e piegandole e incollandole tra loro si creano delle figure in 3D che possono essere usate per giocare o come soprammobile. Possiamo trovarne di facili e di difficili da costruire, possiamo inventarne noi di nuove, così come ce ne sono alcune gratuite sul web ! 

20 migliori siti per paper toy!

PAPER TOY CLASSI SECONDE A.S. 2017/2018

giovedì 5 ottobre 2017

BISOGNI, SOGNI E SOLUZIONI ALTERNATIVE



La superficie terrestre è per la maggior parte sommersa da acqua così gli architetti hanno iniziato ad ipotizzare che potesse essere l'acqua stessa il luogo dove costruire nuovi spazi abitativi per risolvere il sovraffollamento delle città, sempre nel rispetto dell'equilibrio biologico del pianeta.


martedì 3 ottobre 2017

VADO A SCUOLA

Non in tutto il mondo andare a scuola è semplice.
Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro eroici protagonisti di Vado a scuola, Jackson, Zahira, Samuel e Carlos, sanno che la loro sopravvivenza dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica.

Vado a scuola - guarda il Trailer del film!



venerdì 29 settembre 2017

LA LINEA E LA MATITA

La linea è l'elemento principale del disegno, ogni tipo di linea ha un significato preciso e la matita è lo strumento base per il disegno.
Scopri come è fatta collegandoti a questo video.
https://www.youtube.com/watch?v=ZoBJi45FI5s

sabato 23 settembre 2017

APPRENDIMENTO DIGITALE

7 OTTOBRE 2017 OFFICINA GIOVANI PRATO!

Per docenti, ragazze, famiglie. Sono previsti 21 appuntamenti workshop,7 in plenaria, 5 spettacoli, 3 sale espositive.
Collegati per saperne di più!

sabato 9 settembre 2017

COMINCIAMO DA QUI


1 2 3 ....VIA! Tutto è pronto aule, laboratori, palestra, classi Spero tanto che siate curiosi di cosa studieremo insieme, date un'occhiata qua: COSA E' LA TECNOLOGIA