ORARIO DEFINITIVO 2020/2021

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giovedì 19 ottobre 2017

LA MATITA, STORIA E PRODUZIONE (CLASSE 1F a.s.2017/18)

STORIA DELLA MATITA
Gli egizi, i greci ed i romani per tracciare linee sui fogli di papiro, prima ancora di scoprire il pennello e l'inchiostro, usavano dischetti di piombo.
Nel 300 d.C. gli artisti europei usavano bastoncini di piombo, di zinco o argento per tracciare disegni di colore grigio chiaro. Il vocabolo matit deriva dal latino “ lapis haematites” che significa pietra di ematite. Dal XVI secolo la matita possiede una mina in grafite (dal greco grafein, scrivere), che è il cuore del funzionamento di questo oggetto tecnologico che risponde al “bisogno” di lasciare una traccia su un foglio di carta per scrivere o disegnare. Una miniera di grafite venne scoperta in Inghilterra intorno alla metà del 1500, si usavano bastoncini di carbone o ematite ricoperti di stoffa.
Leonardo da Vinci per fare i suoi quadri, come la Gioconda, faceva la brutta copia e poi seguendo i lineamenti eseguiva dei piccoli buchi sul foglio attraverso i quali faceva passare la polvere di grafite che lasciava traccia sulla tela.
Verso la fine del 1700 il francese Contè mise in commercio le prime matite prodotte in serie dove alla grafite si aggiungevano altre sostanze per migliorare il tratto e la durata.

COME E' FATTA UNA MATITA?
Proprio il francese Contè inventò il procedimento che ancora oggi viene utilizzato.
La mina della matita è dunque fatta di argilla e grafite impastate e cotte ad alta temperatura, in modo da ottenere mine di diversa durezza. La mina delle matite colorate contiene anche cera, pigmenti colorati e non vengono cotte.
Per il corpo esterno della matita serve un legno abbastanza tenero per appuntarla ma resistente da non piegarsi. La fabbrica tedesca Staedler usa il cedro della California.
Le tavolette di legno passano sotto una lama circolare che scava solchi, il canale centrale che deve contenere la mina. Il macchinario successivo riempie i solchi di colla elastica che serve a proteggere la mina, minimizzando il rischio di rottura.
Nella scanalatura con la colla viene poi posta la mina. Le tavolette tagliate nell'altro nastro trasportatore vengono capovolte, fatte scivolare su un applicatore di colla e poi poste sulle tavolette con la mina. Questo sandwich di legno/mina/legno viene pressato per circa un'ora, dando il tempo alla colla di asciugare e poi viene tagliato in tante parti, che sono le matite, dando la forma esagonale ad ognuna con delle lame. A questo punto le matite si separano.
Viene fatto un controllo a campione prelevando alcune matite e temperandole manualmente per verificare la durezza della mina.Poi le matite passano in un macchinario che si chiama laccatrice per coprire perfettamente il legno di vernice. Sono vari gli strati di laccatura e l'ultimo copre le matite di uno strato trasparente.

L'ultimo passaggio è il montaggio della gomma : la macchina applica all'estremità una fascetta d'alluminio poi inserisce la piccola gomma. Quando non c'è la gomma la fine della matita viene dipinta. Poi un macchinario tempera le matite che sono pronte per essere vendute ed utilizzate.

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