ORARIO DEFINITIVO 2020/2021

ORARIO DEFINITIVO 2020/2021
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domenica 29 ottobre 2017

PROIEZIONI ORTOGONALI


Le Proiezioni Ortogonali sono una tecnica di rappresentazione che permette di visualizzare un oggetto qualsiasi, anche tridimensionale, sul foglio da disegno (bidimensionale). 
Lo stesso oggetto, viene "proiettato" da tre punti di vista differenti ortogonalmente (perpendicolarmente) a tre diversi piani, ottenendo così tre diverse viste, una dall’alto (P.O.) chiamata pianta, una frontale  (P.V.) chiamata prospetto e una laterale (P.L.) chiamata profilo.
E’ una tecnica di disegno nata nelle seconda metà del 1700 ad opera di Gaspard Monge, studioso francese che teorizzò questo sistema rappresentativo per scopi militari.
Le proiezioni ortogonali permettono di avere una visualizzazione chiara e intuitiva dell’oggetto da rappresentare, ma anche le sue dimensioni.

giovedì 19 ottobre 2017

LA MATITA, STORIA E PRODUZIONE (CLASSE 1F a.s.2017/18)

STORIA DELLA MATITA
Gli egizi, i greci ed i romani per tracciare linee sui fogli di papiro, prima ancora di scoprire il pennello e l'inchiostro, usavano dischetti di piombo.
Nel 300 d.C. gli artisti europei usavano bastoncini di piombo, di zinco o argento per tracciare disegni di colore grigio chiaro. Il vocabolo matit deriva dal latino “ lapis haematites” che significa pietra di ematite. Dal XVI secolo la matita possiede una mina in grafite (dal greco grafein, scrivere), che è il cuore del funzionamento di questo oggetto tecnologico che risponde al “bisogno” di lasciare una traccia su un foglio di carta per scrivere o disegnare. Una miniera di grafite venne scoperta in Inghilterra intorno alla metà del 1500, si usavano bastoncini di carbone o ematite ricoperti di stoffa.
Leonardo da Vinci per fare i suoi quadri, come la Gioconda, faceva la brutta copia e poi seguendo i lineamenti eseguiva dei piccoli buchi sul foglio attraverso i quali faceva passare la polvere di grafite che lasciava traccia sulla tela.
Verso la fine del 1700 il francese Contè mise in commercio le prime matite prodotte in serie dove alla grafite si aggiungevano altre sostanze per migliorare il tratto e la durata.

COME E' FATTA UNA MATITA?
Proprio il francese Contè inventò il procedimento che ancora oggi viene utilizzato.
La mina della matita è dunque fatta di argilla e grafite impastate e cotte ad alta temperatura, in modo da ottenere mine di diversa durezza. La mina delle matite colorate contiene anche cera, pigmenti colorati e non vengono cotte.
Per il corpo esterno della matita serve un legno abbastanza tenero per appuntarla ma resistente da non piegarsi. La fabbrica tedesca Staedler usa il cedro della California.
Le tavolette di legno passano sotto una lama circolare che scava solchi, il canale centrale che deve contenere la mina. Il macchinario successivo riempie i solchi di colla elastica che serve a proteggere la mina, minimizzando il rischio di rottura.
Nella scanalatura con la colla viene poi posta la mina. Le tavolette tagliate nell'altro nastro trasportatore vengono capovolte, fatte scivolare su un applicatore di colla e poi poste sulle tavolette con la mina. Questo sandwich di legno/mina/legno viene pressato per circa un'ora, dando il tempo alla colla di asciugare e poi viene tagliato in tante parti, che sono le matite, dando la forma esagonale ad ognuna con delle lame. A questo punto le matite si separano.
Viene fatto un controllo a campione prelevando alcune matite e temperandole manualmente per verificare la durezza della mina.Poi le matite passano in un macchinario che si chiama laccatrice per coprire perfettamente il legno di vernice. Sono vari gli strati di laccatura e l'ultimo copre le matite di uno strato trasparente.

L'ultimo passaggio è il montaggio della gomma : la macchina applica all'estremità una fascetta d'alluminio poi inserisce la piccola gomma. Quando non c'è la gomma la fine della matita viene dipinta. Poi un macchinario tempera le matite che sono pronte per essere vendute ed utilizzate.

mercoledì 11 ottobre 2017

DATEMI UN PUNTO D'APPOGGIO E VI SOLLEVERO' IL MONDO (Archimede)



La parola “macchina” può far pensare a complicate strutture, ma in realtà “macchina” è ogni strumento in grado di facilitare il lavoro dell’uomo.
Osservando le imponenti costruzioni edificate nell’antichità, quali le piramidi o i templi, ci chiediamo come l’uomo abbia potuto realizzare simili costruzioni senza l’aiuto dei moderni macchinari. In realtà già l’uomo primitivo si accorse di poter sollevare con meno fatica un grosso peso, servendosi semplicemente di un bastone e delle sue mani, nacque così la leva.
http://www.aiutodislessia.net










I SOLIDI


http://www.aiutodislessia.net
I solidi, a differenza delle figure piane, occupano lo spazio anche in altezza o in profondità; hanno quindi tre dimensioni (larghezza, lunghezza e altezza): sono tridimensionali. Essi si dividono in due grandi gruppi: quelli le cui facce sono poligoni, superfici piane (poliedri) e quelli definiti da superfici curve (non poliedri)



I SOLIDI - VIDEO REALIZZATO DA UNO STUDENTE

venerdì 6 ottobre 2017

PAPER TOY, dal foglio al 3D

I paper toy sono dei giocattoli di carta, come dice la parola stessa. Su un foglio, quindi una superficie bidimensionale, vengono disegnate delle sagome che vanno poi ritagliate, e piegandole e incollandole tra loro si creano delle figure in 3D che possono essere usate per giocare o come soprammobile. Possiamo trovarne di facili e di difficili da costruire, possiamo inventarne noi di nuove, così come ce ne sono alcune gratuite sul web ! 

20 migliori siti per paper toy!

PAPER TOY CLASSI SECONDE A.S. 2017/2018

giovedì 5 ottobre 2017

BISOGNI, SOGNI E SOLUZIONI ALTERNATIVE



La superficie terrestre è per la maggior parte sommersa da acqua così gli architetti hanno iniziato ad ipotizzare che potesse essere l'acqua stessa il luogo dove costruire nuovi spazi abitativi per risolvere il sovraffollamento delle città, sempre nel rispetto dell'equilibrio biologico del pianeta.


martedì 3 ottobre 2017

VADO A SCUOLA

Non in tutto il mondo andare a scuola è semplice.
Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro eroici protagonisti di Vado a scuola, Jackson, Zahira, Samuel e Carlos, sanno che la loro sopravvivenza dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica.

Vado a scuola - guarda il Trailer del film!